In una risoluzione sulle devastanti inondazioni in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia, approvata giovedì 19 settembre per alzata di mano, gli eurodeputati esprimono insoddisfazione per i recenti tagli al bilancio del Meccanismo di protezione civile dell’UE. Chiedono finanziamenti sufficienti e potenziati per aumentare la preparazione e migliorare lo sviluppo delle capacità, con particolare attenzione al prossimo bilancio pluriennale dell’UE. Vogliono inoltre che il Fondo di solidarietà dell’UE sia “commisurato al crescente numero e alla gravità delle catastrofi naturali in Europa”, esortano la Commissione ad accelerare la mobilitazione dei finanziamenti per i paesi colpiti e chiedono che siano resi disponibili altri supporti tecnici e finanziari, come gli strumenti della politica di coesione.
Nel lungo termine, la risoluzione chiede maggiori investimenti dell’UE nella resilienza regionale e locale e chiede che la futura politica di coesione dell’UE si concentri ancora di più sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Rafforzare l’adattamento al cambiamento climatico
Gli eurodeputati vogliono che la Commissione presenti rapidamente un piano europeo di adattamento ai cambiamenti climatici, che comprenda proposte legislative concrete, come annunciato nelle linee guida politiche della Presidente von der Leyen per la Commissione 2024-2029, per rafforzare la resilienza dell’UE, adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici e coordinare le azioni nazionali in materia di preparazione, pianificazione e cooperazione transfrontaliera. Sottolineano inoltre la necessità di investimenti urgenti nella gestione delle inondazioni e nelle misure di prevenzione del rischio di inondazioni.
Sfondo
Solo negli ultimi 30 anni, alluvioni in Europa hanno colpito 5,5 milioni di persone, causando quasi 3.000 vittime e oltre 170 miliardi di euro di danni economici. L’estate del 2024 è stata la il più caldo mai registrato a livello mondiale e in Europa.