2 La violazione di questi confini planetari minaccia i sistemi fisici della Terra, e di conseguenza l’umanità stessa. In particolare, l’umanità sta riscaldando il clima, distruggendo l’habitat di milioni di altre specie viventi, e sta inquinando aria, acque e suolo.
3 L’economia di mercato da sola non fermerà questa distruzione. La maggior parte delle azioni più pericolose – come l’emissione di gas serra che provocano il cambiamento climatico, la distruzione di foreste autoctone, la dispersione di sostanze chimiche nei fiumi e negli estuari – non si presentano con le istruzioni allegate. La Terra,
in questo momento, è trattata come una discarica per le peggiori pratiche distruttive.
Vent’anni dopo Limiti alla crescita, nel 1992, i governi mondiali si ritrovarono all’Earth Summit di Rio de Janeiro per adottare alcuni accordi sull’ambiente, tra cui la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc, Convenzione Quadro Onu sul Cambiamento Climatico) e la Convenzione sulla diversità biologica (Convenzione sulla Biodiversità). Altri vent’anni dopo, nel 2012, gli stessi governi si ritrovarono a Rio per discutere del fatto che quegli accordi non funzionavano come avrebbero dovuto. La Terra, riconoscevano, era sempre più in pericolo. Al convegno del 2012 si impegnarono a definire gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sdgs) per guidare l’umanità verso la salvezza. Nel 2015, tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite adottarono gli Sdgs e poche settimane dopo firmarono l’Accordo di Parigi sul Clima, per l’implementazione del trattato climatico del 1992.
Intanto, è passato mezzo secolo dal primo monito a oggi. Abbiamo firmato convenzioni e trattati, adottato molti obiettivi globali, ma, nella pratica, non abbiamo ancora cambiato corso. La Terra continua a riscaldarsi, addirittura più velocemente di prima. La temperatura terrestre media è oggi di 1,2°C più calda del periodo preindustriale (1880-1920) e più alta di sempre nei passati 10mila anni di civiltà. Il riscaldamento globale ha accelerato di oltre 0,3°C ogni decennio, il che significa che nel prossimo potresti molto probabilmente superare il limite di 1,5°C sul quale il mondo si era accordato a Parigi.
Un’intuizione fondamentale per il nostro futuro è che oggi capiamo finalmente la differenza tra semplice “crescita economica” ed effettivo sviluppo economico. La crescita economica si basa sull’aumento degli indicatori tradizionali di reddito nazionale, e continua a provocare quello che è accaduto finora: più inquinamento, più emissioni di gas serra, più distruzione delle foreste.