L’evento speciale, aperto al pubblico, è dedicato alla proiezione del film “I bambini di Gaza – Sulle onde della libertà”, diretto da Loris Lai e ispirato da Romanzo di Nicoletta Bortolotti. È il momento clou della quinta giornata di #Giffoni54. Il film, distribuito da Immagini dell’aquila, racconta la storia di Mahmud, un ragazzo palestinese di 11 anni che sogna di diventare surfista e condivide questa passione con Alon, suo coetaneo israeliano. Mahmud vive con la giovane madre, Farah, vedova di un “martire” della resistenza, mentre Alon è figlio unico di una coppia ebrea. Nonostante siano molto divisi dalle circostanze, è la loro passione per il surf, aiutata da un ex campione perseguitato da vecchi fantasmi, che avvicina Mahmud e Alon, nel tentativo di abbattere le barriere innalzate dal conflitto israelo-palestinese.
Il film di Loris Lai ha ricevuto anche un significativo sostegno da Papa Francesco, che ha inviato una lettera ai produttori, in parte inclusa nei titoli di coda: “Questo film, con le voci piene di speranza dei bambini palestinesi e israeliani, darà un grande contributo alla coltivazione della fraternità, dell’amicizia sociale e della pace”.
“I bambini di Gaza – Sulle onde della libertà” segna l’esordio nel lungometraggio del regista Loris Lai, italiano che ha studiato regia all’estero, alla UCLA di Los Angeles e all’American Film Institute. Lai ha una carriera anche nel cortometraggio e nei video musicali. Il Giffoni Film Festival ha accolto questo film, una coproduzione tra Italia e Belgio di Jean Vigo Italia e Eagle Pictures con Rai Cinema, in collaborazione con Potemkino, B-Roll Production e Panoramic Film, sostenendo l’intento del film e del lavoro di Bortolotti. L’intento è quello di offrire spunti di riflessione sul sanguinoso conflitto israelo-palestinese, in corso da decenni e che continua a mietere vittime, anche molto piccole, attraverso gli occhi dei bambini. Cattura lo sguardo impotente di chi cresce in un contesto che lo espone forzatamente e prematuramente alla violenza. Un tema a cui le nuove generazioni sono molto sensibili, come i giffoners, che hanno seguito il film con attenzione e commozione, scrosciando un lungo applauso al termine della proiezione.