Secondo il presidente rumeno, il mantenimento del sostegno all’Ucraina deve rientrare tra le principali priorità dell’Unione europea. “Dobbiamo stare al fianco dell’Ucraina e del suo popolo”, ha sottolineato, aggiungendo che la difesa della democrazia, dell’integrità territoriale e della sovranità, così come dell’ordine internazionale basato su regole, non può essere soggetta ad alcuna “fatica di solidarietà”.
Durante il suo intervento, parte del Parlamento “Questa è l’Europa” Dopo una serie di dibattiti, il presidente Iohannis ha affermato che il suo paese è uno dei migliori esempi del potere di trasformazione dell’UE, che ha portato benefici indiscutibili e concreti ai cittadini rumeni, ed è un forte sostenitore di un’azione coordinata.
“L’allargamento della nostra famiglia europea accettando nuovi membri non farà altro che rafforzare l’Unione”, ha affermato, riferendosi alle storiche decisioni prese dal Consiglio europeo nel dicembre 2023 su Repubblica di Moldova, Ucraina, Bosnia-Erzegovina e Georgia. L’allargamento è una parte essenziale della risposta strategica dell’UE agli sviluppi geopolitici, ha aggiunto, e un investimento fondamentale per una pace duratura, stabilità e democrazia.
Il presidente Iohannis ha inoltre ribadito che l’UE deve rimanere uno spazio di libera circolazione e ha chiesto la piena adesione della Romania allo spazio Schengen il più presto possibile, consentendo al Paese di contribuire concretamente al consolidamento della sicurezza dell’UE.
Le reazioni degli eurodeputati
La maggioranza dei deputati ha ribadito la propria richiesta per la piena adesione della Romania all’area di libera circolazione Schengen e ha riconosciuto il sostegno e la solidarietà dimostrati dai rumeni nei confronti dei rifugiati ucraini. I deputati hanno inoltre sottolineato l’importanza delle elezioni europee di quest’anno, la necessità di continuare la lotta contro la corruzione e le ingerenze straniere e la difesa dei valori dell’UE.
Sfondo
Questo è stato il tredicesimo dibattito in plenaria su “Questa è l’Europa” e il primo nel 2024. Nel 2023, i deputati hanno ascoltato Il primo ministro bulgaro Nikolay Denkov (22 novembre), Il presidente di Cipro Christodoulides (13 giugno), Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (9 maggio), Primo del Lussemburgo Ministro Xavier Bettel (19 aprile) e Il presidente lituano Gitanas Nausėda (14 marzo). I leader dell’UE che hanno partecipato a questa serie di dibattiti nel 2022 lo sono stati Il primo ministro estone Kaja Kallas, Il primo ministro italiano Mario Draghi, Il Primo Ministro irlandese Micheál Martin, Il primo ministro croato Andrej Plenković, Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, Il primo ministro finlandese Sanna MarinE Il primo ministro sloveno Robert Golob.