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la decisione
In attesa della sentenza di primo grado si conclude così il “braccio di ferro” con la Procura di Catanzaro
Pubblicato il: 14/02/2024 – 19:24
CATANZARO Torna in libertà Gaetano Ruscio, lametino classe ’84, coinvolto nell’operazione Imponimento coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta contro i presunti appartenenti al clan Anello-Fruci di Filadelfia e territori limitrofi. Il Tribunale di Catanzaro (seconda sezione penale), con il giudice Mariarosaria Migliarino, infatti, ha annullato l’ordinanza impugnata dalla Cassazione, disponendo l’immediata liberazione di Rusciodifeso dall’avvocato Raffaele Rizzuti.
I capi d’imputazione
Quella di Ruscio – come abbiamo scritto qualche giorno fa – è una storia infinita. Qualche giorno fa i giudici del Tribunale di Lamezia Terme – Presidente Angelina Silvestri, Giudici Maria Giulia Agosti e Gian Marco Angelini – hanno accolto l’istanza proposta dal legale Raffaele Rizzuti del Foro di Lamezia Termee hanno emesso ordinanza con la quale ha sostituito la misura del carcere con quella degli arresti domiciliari. Lo scorso 18 gennaio, intanto, la Suprema Corte di Cassazione, accogliendo un nuovo ricorso presentato dall’avvocato, ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro relativamente al reato di associazione mafiosa (416 bis), rimettendo formalmente in libertà Ruscio. Allo stesso tempo la Cassazione ha annullato rinviando per un nuovo giudizio in relazione ad un altro episodio contestato a Gaetano Ruscio. (Gi. Cu.)
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