Azar Nafisi segue le ultime convulsioni della crisi in Medio Oriente dagli Stati Uniti, dove vive da più di venti anni. Per modo di dire. Perché la scrittrice diventata famosa con “Leggere Lolita a Teheran”, considerata una delle voci più importanti dell’Iran in esilio, in realtà vive legata a filo doppio – via telefono o via internet – con Teheran e con i familiari e gli amici che ha ancora lì.
Signora Nafisi, ha sentito i suoi contatti? Qual è stata la reazione dopo l’attacco di sabato?
«Dav…