“Queste misure sono tese a chiudere definitivamente l’eccessiva generosità di una misura che come noto ha causato gravi problemi alla finanza pubblica ei cui effetti definitivi potremmo contabilizzare tra pochi giorni quando si chiuderà la finestra per il caricamento di tutti i lavori e le fatture eseguite entro il 31 dicembre del 2023”. Si chiude così l’intervento del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa di fine Consiglio dei Ministri di ieri sera che ha approvato il trentaquattresimo intervento di modifica delle disposizioni sul Superbonus e sul meccanismo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito).
Superbonus, opzioni alternative e remissione
Come evidenziato negli ultimi giorni, non saranno passati inosservati gli ultimi dati registrati da Enea sul superecobonus che hanno portato le detrazioni fiscali maturate per interventi finiti al 29 febbraio 2024 a superare quota 114 miliardi di euro. Non è bastato il Decreto Legge n. 11/2023 (Decreto Cessioni), che aveva fortemente limitato il meccanismo delle opzioni alternative, né il Decreto Legge n. 212/2023 (Decreto Superbonus) che ha incentivato il blocco dei cantieri a SAL conclusi e ceduti.
Il Governo, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha deciso di prevedere un nuovo Decreto Legge, probabilmente l’ultimo, che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali. Un nuovo provvedimento d’urgenza che ha l’obiettivo di tutelare la finanza pubblico nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L’intervento necessario alla luce degli ultimi dati certificati dall’ISTAT, che hanno portato alla revisione del deficit relativo all’anno 2023 arrivando alla misura del 7,2 per cento, revisione al rialzo che segue quella già intervenuta per gli anni 2021 e 2022 .
I contenuti del nuovo Decreto Legge
Nel dettaglio, il nuovo Decreto Legge, sul quale come sempre si dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e poi la conversione in legge, prevede:
- l’eliminazione, per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, dei residui fattispecie per le quali risulta ancora vigente l’esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni;
- al fine di acquisire, alla scadenza ordinaria del termine previsto per le suddette agevolazioni (4 aprile 2024), l’importo del complesso delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate, si esclude l’applicazione dell’istituto della remissione in bonis che avrebbe consentito, con il pagamento di una minima sanzione, la comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici fino al 15 ottobre 2024;
- al fine di garantire un’adeguata e tempestiva conoscenza delle grandezze economiche e finanziarie connesse alle misure agevolative oggetto del decreto, l’introduzione di misure volte ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili. È, inoltre, previsto, un corredo sanzionatorio. In particolare, l’omessa trasmissione di tali informazioni, se relativa agli interventi già avviati, determina l’applicazione di una sanzione amministrativa di euro 10.000, mentre per i nuovi interventi è prevista la decadenza dall’agevolazione fiscale;
- al fine di evitare la fruizione dei bonus edilizi anche da parte dei soggetti che hanno debiti nei confronti dell’erario, come già previsto nel nostro ordinamento in altri casi, si dispone la sospensione, fino a concorrenza di quanto dovuto, dell’utilizzabilità dei crediti di imposta inerenti i bonus edilizi in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi imposte erariali nonché ad atti emessi dall’Agenzia delle entrate per importi complessivamente superiori a euro 10.000, se scaduti i termini di pagamento e purché non siano in essere provvedimenti di sospensione o non essere in corso piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza;
- l’introduzione di misure volte a prevenire le frodi in materia di cessione dei crediti ACE, riducendo a una la possibilità di cessione ed estendendo la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, nonché ampliando i controlli preventivi in materia di operazioni sospette.
Le conferme del Ministro Giorgetti
Disposizioni confermate nel corso del comunicato stampa di fine Consiglio dei Ministri che ha visto protagonista il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha affermato “Il governo ha approvato un decreto legge in materia di bonus edilizi energetici che elimina sostanzialmente ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano. Inoltre abbiamo eliminato la disposizione dell’Istituto della remissione in bonus che avrebbe consentito sino al 15 ottobre 2024 le correzioni con il pagamento di una minima sanzione di tutte le comunicazioni già intervenute. Abbiamo poi previsto per tutte le nuove fattispecie una comunicazione preventiva nel momento in cui si inizia il lavoro o meglio la progettazione in modo di avere un monitoraggio preventivo rispetto al fenomeno e non semplicemente al momento in cui le fatture vengono caricate sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entra”.
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