La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha affermato che il Parlamento è pronto a soddisfare le aspettative dei cittadini in vista delle elezioni europee del 6-9 giugno, per rendere l’Europa più equa, più competitiva e adatta all’era digitale.
“Il 2024 sarà un anno cruciale, in cui le nostre democrazie e libertà saranno messe alla prova”, ha affermato Alexander De Croo, riferendosi alle elezioni presidenziali europee, ma anche a quelle statunitensi: “Se il 2024 ci porterà di nuovo ‘America first’, sarà più che mai ‘Europa da sola’”. De Croo ha esortato gli eurodeputati a mantenere la solidarietà con l’Ucraina e a continuare il sostegno militare, sottolineando la natura esistenziale della causa per gli europei.
Alexander De Croo ha anche chiesto che i mercati dei capitali europei siano aperti per dare impulso all’innovazione e che venga stipulato un accordo industriale insieme al Green Deal. “Le politiche climatiche di Cina e Stati Uniti contengono un’abbondanza di carote per la loro industria. Mentre noi, qui in Europa, troppo spesso prendiamo il bastone”, ha affermato.
In materia di migrazione, il Primo Ministro de Croo ha affermato che sostenere un approccio di politica estera più coordinato e integrato è parte della soluzione. A tal fine, ha chiesto ampie partnership con paesi terzi per aiutarli a diventare più stabili.
Il Primo Ministro belga ha anche affermato che l’UE deve fare tutto il possibile per porre fine alle sofferenze in Israele e Palestina. Ha chiesto che vengano aperti più corridoi umanitari sicuri e aperti a Gaza. L’UE deve sostenere Israele nella liberazione dei suoi ostaggi e deve aiutare il paese nella sua legittima battaglia contro l’organizzazione terroristica di Hamas.
A nome della Commissione, il vicepresidente esecutivo Maroš Šefčovič ha sottolineato che le elezioni europee di giugno contribuiranno a plasmare il futuro dell’Unione e che il lavoro in corso sui principali fascicoli legislativi nell’ambito della competitività, della governance economica e della transizione verde deve proseguire. Ha ricordato che la Commissione valuterà l’obiettivo climatico per il 2040 a febbraio e presenterà una strategia su come proteggere più efficacemente l’Europa dall’impatto dei cambiamenti climatici a marzo. Un sostegno senza precedenti all’Ucraina e una soluzione a lungo termine in Medio Oriente rimarranno le priorità dell’UE nei prossimi mesi, ha concluso Maroš Šefčovič.
Relatori di gruppi politici
Parlando a nome dei rispettivi gruppi politici, Benoît Lutgen (PPE, BE) si è rammaricato che il Primo Ministro belga non abbia menzionato gli agricoltori e non abbia cercato di rassicurare e proteggere la popolazione europea. Iratxe García Pérez (S&D, ES) ha chiesto che il Pilastro europeo dei diritti sociali contenga diritti sociali come il salario minimo, la retribuzione equa e le buone condizioni di lavoro e ha invitato la presidenza belga a rispettare l’accordo provvisorio sulla direttiva sul lavoro tramite piattaforme.
Hilde Vautmans (Renew, BE) ha chiesto un approfondimento dell’UE prima del prossimo allargamento. Le decisioni non dovrebbero più essere prese all’unanimità e dovrebbero essere creati un esercito europeo e un Ministero degli Affari Esteri dell’UE, ha sottolineato. Philippe Lamberts (Greens/EFA, BE) ha affermato che non dovrebbe esserci alcuna pausa nella lotta contro il cambiamento climatico, che dovrebbe invece essere accelerata.
Geert Bourgeois (ECR, BE) ha accolto con favore la proposta di un accordo industriale e ha chiesto più fondi per l’innovazione, la sicurezza e le transizioni verde e digitale, nonché meno burocrazia per le aziende. Gerolf Annemans (ID, BE) ha affermato che la presidenza belga è una “cattiva notizia” in quanto “perseguirà un’agenda federalista a livello europeo, fino alle elezioni europee, che porranno fine a questo governo europeo di sinistra-verde”. Marc Botenga (The Left, BE) ha messo in guardia contro il ritorno di rigide regole di bilancio, che porterebbero, ha affermato, a ulteriori tagli in una situazione sociale già “catastrofica”.