“L’arte della ribellione è una battaglia quotidiana”, recita una piccola didascalia in un recente libro sull’Iran.
La confluenza di arte e ribellione trascende la mera espressione, funge da riflesso evocativo del dissenso sociale e della trasformazione culturale. Attraverso l’arte, la ribellione può trovare voce, sfidando l’ordine prevalente e rimodellando le narrazioni. In una fusione di creatività e sfida, l’espressione umana può fiorire, lasciando un segno storico e ispirando generazioni.
Libertà di vita delle donne di Marjane Satrapi è una raccolta di narrazioni illustrate, di una serie di accademici, attivisti, artisti e giornalisti, che descrivono l’attuale rivoluzione iraniana, utilizzando principalmente il mezzo della narrativa grafica per ritrarre aspetti che verrebbero normalmente censurati nelle fotografie e nei film nel paese .
Il 13 settembre 2022, Mahsa Amini, una giovane studentessa iraniana, è stata arrestata per presunta violazione del mandato del velo imposto dalla Repubblica islamica dell’Iran. È stata sottoposta a violente percosse ed è morta giorni dopo. Le proteste si sono rapidamente diffuse in tutta la nazione, con la folla che si è radunata dietro lo slogan “Donna, Vita, Libertà”, un canto che ha avuto eco in tutto il mondo.
Attualmente, il movimento “Donna, Vita, Libertà”, sostiene il libro, rappresenta una progressione coraggiosa e indispensabile della lotta in corso iniziata all’inizio del 1900, con le donne che assumono una posizione progressivamente influente e centrale nella sfida alle ingiustizie sistemiche contro le donne e le donne. altri radicati in una struttura discriminatoria.
Satrapi afferma che il libro mira a decodificare la complessità degli eventi attuali dell’Iran per un pubblico globale, sebbene riconosca l’impossibilità di catturare ogni aspetto della storia. Inoltre, vuole che le storie servano a ricordare agli iraniani che non sono soli nelle loro lotte. Il regno dei graphic novel fornisce una piattaforma adatta per approfondire questioni significative.
L’utilizzo predominante delle opere d’arte in Libertà di vita delle donne costringe i lettori a confrontarsi visivamente con gli eventi. L’impatto può essere profondamente inquietante. In un capitolo intitolato “L’inverno delle esecuzioni”, di Touka Neyestani e Jean-Pierre Perrin, i volti di uomini, ora deceduti, fissano in modo ossessivo il lettore, con gambe umane che penzolano sotto i loro ritratti e un abisso nero, sospeso sopra una piscina. di rosso, con l’immagine dell’Ayatollah che annega al suo interno mentre le pagine girano. Più tardi, viene presentata la radiosa tifosa di calcio iraniana di 29 anni Sahar Khodayari, conosciuta anche come la “Ragazza Blu”, con il suo viso radioso traboccante di bellezza. In pochi istanti, si autoimmola, raffigurata tra fiamme vivide e poi ritratta come un mucchio a terra su uno sfondo color cenere. In “Donne che dicono no”, di Nicolas Wild e Jean-Pierre Perrin vengono raffigurate immagini sconcertanti di detenute completamente isolate all’interno di una stanza bianca e spoglia. “Il candore inizia a prendere il sopravvento sul loro corpo, sulla loro mente e sulla loro anima… e la loro personalità si dissolve nel nulla”, si legge nel testo di accompagnamento.
La prosa è scarna ma significativa. Satrapi, rinomata per il suo lavoro pluripremiato Persepoli, approfondisce le complessità delle guardie rivoluzionarie iraniane in un capitolo intitolato “Paura e odio”. Riconosce candidamente la sfida di rappresentare la loro narrativa, citando la profonda violenza che dice che essi incarnano, fino al punto di provare tensione fisica – “crampi alle dita” – mentre li illustra.. All’interno dei pannelli grafici, le intense interazioni tra i personaggi si svolgono con chiarezza bruciante. Nel “Dialogo con i morti” di Paco Roca e Jean-Pierre Perrin, il toccante scambio tra figure spettrali esplora il valore della vita, con una che afferma la sacralità dell’autonomia individuale, contrastata dall’inquietante affermazione che “essere iraniano significa amare”. morte.’ Allo stesso modo, “I ragazzi ricchi del regime” di Patricia Bolaños e Farid Vahid approfondisce il tema della “fuga dei cervelli dall’Iran”, incapsulando il desiderio di prosperità e la dura realtà della partenza in uno scambio evocativo.
Sebbene gran parte delle opere d’arte utilizzino una tavolozza di nero, bianco e rosso o tonalità cupe nei pannelli, “Una festa piena di pericolo” di Shabnam Adiban e Farid Vahid presenta un vivido contrasto con la sua illustrazione “L’arazzo iraniano”, che esplode con uno spettro di colori, catturando la ricca diversità di culture ed etnie all’interno del paese.
In tutto il libro, c’è un senso pervasivo di profonda disperazione che risuona nel lettore. Ma il libro fornisce speranza ovunque, inclusa la citazione del proverbio persiano, “L’oceano è fatto di singole gocce”, sottolineando in anticipo che piccoli atti di ribellione da parte di molti, come andare in scooter, indossare leggings o dipingere le unghie, possono portare cambiare.
Satrapi sostiene che l’obiettivo principale dei suoi fumetti è sempre stato quello di ritrarre gli iraniani in una luce umanizzante, e ci riesce di nuovo in questa pubblicazione. Il libro funge da solido promemoria per i lettori della delicata natura della perseveranza attraverso gli sconvolgimenti politici e sociali; diverse prospettive e storie di vita fondono “Women Life Freedom” per creare una narrazione solida.
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