La guerra di terra tra Israele e Hezbollah non è nel loro interesse, afferma un esperto di difesa
Non è nell’interesse di Hezbollah, del Libano o di Israele che l’attuale conflitto in Medio Oriente si intensifichi ulteriormente, ha dichiarato a Sky News un esperto di politica di difesa.
Questa settimana ha visto aumentare le tensioni nella regione: giovedì gli attacchi israeliani hanno preso di mira le postazioni di Hezbollah, mentre ieri è stato colpito un quartiere nella parte meridionale di Beirut.
L’esercito israeliano ha affermato che l’attacco ha eliminato diversi comandanti di alto rango di Hezbollah.
Nel frattempo, il gruppo sostenuto dall’Iran ha indicato tra le vittime due dei suoi leader, Ibrahim Aqil e Ahmed Wahbi.
“Molte persone ipotizzano che ci sarà un’invasione via terra del Libano meridionale e che potenzialmente si verificheranno scene simili a quelle viste a Gaza e a Beirut”, afferma Robert Clark, un veterano dell’esercito britannico ora esperto di politica di difesa.
“Non è assolutamente nell’interesse di Hezbollah, del Libano o persino di Israele che la questione superi la soglia attuale.
“Penso che, come ho detto, tutti siano impegnati a garantire che ciò non accada.”
Il signor Clark ha aggiunto che Israele ha “tutto il diritto” all’autodifesa per garantire che la situazione della sicurezza nel nord sia sotto controllo.
Dopo l’attacco israeliano a Beirut, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione molto breve su X, affermando: “I nostri obiettivi sono chiari e le nostre azioni parlano da sole”.
Sia il primo ministro che il ministro della Difesa israeliano hanno promesso di ripristinare la sicurezza nel nord di Israele, in modo che i 60.000 residenti fuggiti dagli attacchi transfrontalieri con Hezbollah possano tornare alle loro case.
