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Siracusa. Pasqua, nei riti della passione le tradizioni che testimoniano

Per il Venerdì Santo a Siracusa, alle ore 15.30 la Via Crucis lungo i viali del Santuario, seguita e alle 18,00 dalla Liturgia dell’Adorazione della Croce, con la tradizionale benedizione dei crocifissi dei fedeli. Alle 18.30 in Cattedrale, «La Passione del Signore», celebrata dall’Arcivescovo Mons. Francesco Lomanto. Si ricorda la crocifissione, la morte e la deposizione di Gesù e si partecipa all’azione liturgica con l’adorazione della Croce.

In Ortigia anche quest’anno il silenzio della notte sarà squarciato dal suono forte ed inconfondibile delle troccole, lo strumento in legno che sostituisce quello delle campanelle durante i giorni del dolore della Settimana Santa. Nel pomeriggio del Venerdì santo (il 29 marzo), per le vie di Ortigia, come da tradizione, sfilerà la processione al seguito del simulacro dell’Addolorata e dell’Urna del Cristo Morto. Come consueto la processione osserverà la seguente programmazione: negli anni pari, come quest’anno 2024, dalla parrocchia San Pietro al Carmine e negli anni dispari partirà da piazza San Filippo alla Giudecca.

Il venerdì santo sarà possibile vivere appieno e comprendere con maggiore coinvolgimento personale i momenti drammatici della Morte di Cristo e del dolore della Madonna, che rappresentano l’acme della Passione. Un’esperienza da vivere per comprendere la natura vera di Siracusa, che, quando tutta la città era concentrata nell’isola, vivendo queste giornate con una partecipazione intensa e corale. La processione, che si snoderà per le viuzze del centro storico, sarà di enorme suggestione, con i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata che saranno accompagnati dalle accorate preghiere dei fedeli. Ogni siracusano dovrebbe sentire il bisogno di fare quest’esperienza davvero unica.

Il percorso di quest’anno prevede la partenza dei simulacri dalla Chiesa del Carmine via Mirabella dalle ore 18 alle 24per proseguire: via Mirabella, corso Matteotti, Via Roma, piazza Duomo, via delle Carceri Vecchie, Passeggio Adorno, Porta Marina, via Savoia, nuovamente corso Matteotti, via Mirabella e infine rientro alla chiesa del Carmine.

A Canicattini la processione del Venerdì Santo (A sira ro Santissimu Cristu) si svolgerà ascoltando il Lamientu, un canto di dolore intonato dai Nuri, che si perde nei secoli ed è iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia. La domenica ci sarà la Paci Paci, con la Madonna avvolta nel manto nero del lutto ritrova Cristo Risorto in tre incontri: davanti alla Chiesa Maria Ausiliatrice, a quella delle Anime Sante del Purgatorio e quella Madre, di Santa Maria degli Angeli, quando il mantello azzurro diventerà il simbolo della felicità.

A Carlentini la tradizionale “A scisa a cruci” in chiesa Madre, mentre a Portopalo di Capo Passero nel pomeriggio la processione con il simulacro del Cristo Morto e quello dell’Addolorata, portato a spalla dalle donne della cittadina. A Noto la suggestiva e partecipata processione della Santa Spina, con partenza alle 20,00 dalla chiesa del Carmine.

29 marzo 2024 | 04:03
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