Benessere

Benessere psicosociale, un problema per 11 mln di minori in Europa

Secondo gli ultimi dati Unicef, più di 11 milioni di bambini e giovani nell’Unione Europea soffrono di problematiche legate alla salute mentale. Eppure, osserva Sos Villaggi dei Bambini “ancora oggi la salute mentale non è riconosciuta come un problema reale bensì invisibile”.

Considerando poi che gli adolescenti hanno maggiori probabilità di essere esposti a ansia e depressionein occasione della Giornata Mondiale della Salutel’organizzazione ha deciso di rinnovare il suo impegno riguardo la salute mentale ei danni che determinate situazioni possono provocare.

Investire nella prevenzione

Per Sos Villaggi dei Bambini la priorità di ogni società dovrebbe essere quella da investire maggiormente ea lungo termine sui servizi di prevenzione e sostegno psicologico in luoghi educativi e comunitari per le bambine, i bambini e gli adolescenti che ne hanno bisogno, con un’attenzione particolare ai contesti vulnerabili (conflitti, situazioni di violenza, sfollamenti forzati, disastri ed emergenze sanitarie).

«Una buona salute mentale è quella che si prende cura del benessere psicologico durante tutte le fasi della vita di un individuo da quando è piccolo fino alla sua vecchiaia» spiega Emanuele Caroppopsichiatra, psicoanalista e coordinatore del Comitato Scientifico di Sos Villaggi dei Bambini. «I disturbi mentali possono in molti casi essere prevenuti. Per avere una buona igiene di vita e favorire la nostra salute mentale è possibile adottare dei piccoli accorgimenti, come non abusare di alcol, non prendere sostanze psicoattive, avere un buon ritmo di sonno veglia, essere attenti a non stressarsi oltre il necessario. Rimane fondamentale aiuto chiedere alla prima avvisaglia, intervenire prontamente rendendo tutto più semplice e gestibile».

Emanuele Caroppo

Con il supporto di Emanuele Caroppo Sos Villaggi dei Bambini, ha lanciato una rubrica per sensibilizzare i cittadini sul tema della salute mentale, per imparare a riconoscere i primi segnali e far comprendere come i familiari, gli amici e la comunità stessa possono svolgere un ruolo fondamentale per la prevenzione, senza stigmatizzare il problema.

I rischi per la salute mentale in contesti vulnerabili

Durante un’emergenza, che sia un conflitto o una pandemia, aumentano i rischi per la salute mentale, soprattutto di bambini e giovani. Diventa quindi fondamentale intervenire e garantire ai più vulnerabili, un sostegno che passa anche attraverso l’educazione, che protegge il loro sviluppo cognitivo e sostiene il loro benessere psicosociale.

«I conflitti espongono a una dimensione di stress cronico, di paura, sottraggono il futuro alle bambine e bambini che possono avere ricadute importanti sulla qualità della loro salute mentale» afferma Emanuele Caroppo (avevamo scritto due anni fa un articolo sul lavoro che lo stesso psichiatra aveva fatto sui disegni dei piccoli ucraini accolti nei Villaggi Sos)

«In condizioni avverse come le guerre, è importante attivarsi subito per evitare che le situazioni di crisi lascino cicatrici indelebili, segnando il destino dei più piccoli, conducendoli verso la strada della deumanizzazione», spiega Caroppo. «Servono luoghi sicuri e programmi di supporto. Per questo all’interno delle strutture di Sos Villaggi dei Bambini è attiva una rete di ascolto psicologico, con l’obiettivo, non di cercare la malattia, ma di creare dove ambienti ogni bambino possa essere aiutato a tirare fuori le proprie emozioni, anche attraverso il disegnoper battere sul tempo il disagio psicologico prima che si manifesti».

Tutte le foto sono fornite da Ufficio stampa

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