Benessere

Il 9 marzo ad Avezzano sarà il giorno del Villaggio delle Donne: cultura, musica, benessere, socialità e cura della persona

Avezzano. Non una di meno e non un giorno di meno senza la libertà al femminile. Il prossimo 9 marzo, presso il Castello Orsini della Città di Avezzano, avrà luogo la prima edizione di un progetto a più voci ea più declinazioni, in cui però, al centro, figura lei: la donna che si vuole bene, con i suoi raggi di forza e le sue ombre di fragilità.

Dalle ore 10 del mattino sino alle 21 di sera per vivere l’essenza femminile in tutte le sue forme e sostanze. Forte e fragile allo stesso tempo, affermata o ancora in cerca di ispirazione, sicura di sé o perplessa, innamorata della vita o sopravvissuta: il prossimo 9 marzo, al Castello Orsini di Avezzano, tutti i nomi e tutti gli aggettivi delle donne troveranno una casa , grazie alla prima edizione del Villaggio delle Donne: progetto unico nel suo genere, voluto fortemente dalle amministrarci del territorio avezzanese, che punta a coniugare teoria e pratica per promuovere e incentivare la cura, il talento e il benessere della donna.

“È vero, – dichiara la consigliera comunale Concetta Balsorio – la donna, nel corso delle varie epoche storiche, è riuscita ad ottenere tanto, grazie alle sue battaglie e alle sue rivendicazioni. Questi moti dell’animo e del corpo, però, nel 2024, vanno avanti ancora. Se da un lato, infatti, la donna si trova in una posizione centrica rispetto al racconto pubblico, dall’altro, le condizioni del suo racconto privato sono spesso ancora preda di pregiudizi e sbagliati vincoli di ruolo o di genere. Per poter essere al pari dell’uomo, alcuni di noi, ad esempio, dovuto rinunciare alle proprie fragilità o alla propria femminilità. Il Villaggio delle Donne rivendica anche questo diritto: non una donna superiore all’uomo, ma una donna cooperante, amica, alleata, equa-mente valida e interscambiabile. Una donna che non rinuncia alle sue priorità o alla sua sfera intima; letteralmente una commensale, ovvero seduta alla stessa mensa dell’uomo”.

Il Villaggio sarà un microcosmo di possibilità: dallo yoga alla danza, dalla lezione di pilates ai massaggi, dal benessere alla cura di sé col settore beauty. “Uno spazio esclusivo ed incluso insieme. – aggiunge l’assessore Maria Antonietta Dominici – Oltre alla cura della persona, ovviamente, verranno create opportunità per il dialogo e per il confronto, con 7 tavole rotonde su 7 diversi argomenti della società attuale; andremo ad approfondire le coordinate economiche, sociali, territoriali e di qualità della vita delle donne di oggi. La parità non significa avere di più perché si è avuto di meno, ma avere lo stesso accesso alle stesse sfere della vita sociale, lo stesso salario e la importanza stessa”. Si darà voce alle donne imprenditrici, alle esperte del mondo della moda e alle donne attive nell’emisfero dell’editoria. Il filo conduttore sarà la conquista (già arrivata o che deve ancora arrivare) di diritti e di spazi nel corso delle varie epoche storiche e in diversi angoli di mondo.

Un villaggio aperto anche agli uomini: si esibiranno, infatti, diversi artisti. Tre saranno le colonne sonore del Villaggio: le musiche del compianto Ennio Morricone, con la storia della soprano Edda Sabatinile scarpette rosso brillante della famosa Dorothy del film Il Mago di Oz e, infine, “Summertime” di George Gershwin, brano scritto per il musical Porgy and Bess nel 1935: prima opera autenticamente americana.

“Connetteremo l’evento del Villaggio delle donne, che partirà alle ore 10 del mattino per arrivare sino alle 21 di sera, al Giro d’Italia 2024. – conclude la consigliera comunale Stefania Antidormi – Donne di corsa o in bicicletta, con le scarpe da ginnastica ai piedi, arriveranno fino al Castello, indossando la maglia della Carovana. Vogliamo far capire che la scalinata dei diritti che le nostre antenate, prima di noi, hanno incominciato a scalare non è ancora terminata. Tutte le cittadine e tutti i cittadini sono in-vitati a partecipare: sarà una giornata sì dai diversi temi, ma con un unico sfondo comune, ovvero l’essere fiere di essere donne

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